Una delle problematiche più diffuse è la Sindrome dell’intestino irritabile il cui acronimo IBS sta per Irritable bowel syndrome.
E’ un disturbo “funzionale”, cosa significa?
Significa che non vi è una patologia organica, visibile e ben determinata. L’ intestino dagli esami appare integro, senza ulcere, cosa che invece accade per esempio nelle IBD, ossia nelle malattie infiammatorie croniche intestinali,. L’IBS viene diagnosticata per esclusione: dopo aver fatto tutti gli esami e aver constatato che non c’è malattia organica, il medico potrebbe pensare ad un disturbo funzionale.
Il fatto che non vi sia una patologia organica, non esclude che l’IBS sia un disturbo davvero invalidante, che condiziona moltissimo la vita di chi ne è afflitto e i giorni in cui si credeva che la famosa “colite” fosse solo una problematica di somatizzazione causata dall’ansia sono, per fortuna, lontani.
La sindrome dell’intestino irritabile presenta dolori addominali con alvo irregolare ossia stipsi o diarrea o l’alternarsi di quest’ultime, meteorismo, nausea, gonfiore. Colpisce circa il 20% della popolazione, principalmente donne.
I criteri di Roma
I criteri di Roma sono dei criteri diagnostici stabiliti da una commissione internazionale per definire la diagnosi e guidare il trattamento dei disordini funzionali gastrointestinali; praticamente sono una guida che seguono i gastroenterologi per capire se il disturbo del paziente può rientrare dei disturbi funzionali.
Asse intestino-cervello o gut-brain axis
Si dice sempre che l’intestino sia il nostro secondo cervello, ed è stato scoperto che è davvero così! Praticamente il cervello influenza il nostro microbiota intestinale e viceversa.
In che modo comunicano i due cervelli?
Il microbiota è fondamentale per la produzione di sostanze che hanno effetti sul sistema nervoso centrale e, di conseguenza, sul nostro comportamento.
Attenzione però! il microbiota produce queste sostanze solo se è in equilibrio e tutto procede bene. Vi ricordate i batteri buoni e i batteri cattivi? (leggi l’articolo “Il microbiota”)
Ecco, non aspettatevi che i cattivi vi producano l’ormone del buonumore.
Quindi un microbiota non sano, produrrà meno serotonina e di conseguenza saremo più “tristi”.
Allo stesso modo il cervello può modificare il microbiota modificanto la peristalsi o la secrezione di alcune sostanze. In conclusione un microbiota sano è fondamentale per uno scambio corretto di informazioni tra cervello ed intestino.
Il mio consiglio
Quella del colon irritabile è davvero una situazione difficile. Tantissime volte, purtroppo, i medici tendono ancora a non considerarla come una problematica seria e potrà capitarvi, di girare anni tra gastroenterologi e sentirvi dire che “non avete niente”.
Sicuramente l’IBS è diversa da una colite passeggera, e non va confusa con essa. Persone afflitte da questa sindrome hanno disturbi da tanto tempo e spesso hanno difficoltà a svolgere attività quotidiane! Non si tratta di un mal di pancia prima di un esame all’università, ma di qualcosa molto più complesso di così, ed è proprio capire questo che fa la differenza!
Se state male da molto tempo, avete appurato di non avere una malattia organica ed avete anche provato alcuni primi approcci terapeutici standard: antispastici, antinausea etc…allora potete pensare di avere un disturbo funzionale dell’intestino.
A questo punto affidatevi nelle mani di medici esperti in medicina funzionale, seguite i loro consigli, modificate il vostro stile di vita, la vostra alimentazione e soprattutto armatevi di tanta pazienza.
Potete trovare alcuni consigli negli altri articoli del Blog e alcuni contatti utili nella rubrica “Contatti utili”.
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