La stitichezza o stipsi è una problematica frequente, che porta grossi disagi e problemi a chi ne soffre. Un intestino in salute e perfettamente funzionante, dovrebbe espellere le feci 1/2 volte al giorno, ma poiché è molto difficile che ciò accada, rientra nella normalità evacuare a giorni alterni, mentre si parla di stipsi quando le evacuazioni si riducono a 1/2 a settimana.
Le persone che soffrono di stitichezza cronica riportano sintomi come gonfiore, nausea, in alcuni casi dolori addominali e cattiva digestione. Poiché l’evacuazione è condizionata da numerosi fattori, quali: l’alimentazione, l’ansia e lo stress ed addirittura alcuni medicinali, la stipsi occasionale è molto frequente, ma basta correggere le cattive abitudini per migliorare la situazione. Si parla invece di stipsi cronica, quando il problema si ripete in modo continuativo causando non pochi problemi.
Conseguenze della stipsi cronica
Evacuando in modo scorretto, l’intero organismo ne risente notevolmente. Quando non riusciamo a liberare l’intestino correttamente, infatti, accumuliamo e tratteniamo all’interno dell’intestino tenue numerose tossine, che ristagnando autointossinano l’organismo. I principali disturbi causati dalla stipsi sono: gonfiore addominale, addome teso e contratto, nausea, difficoltà a mangiare e digerire, dolori addominali in alcuni casi ,senso di non svuotamento del retto e emorroidi. Molte persone ricorrono all’utilizzo di lassativi per liberare l’intestino, un’abitudine scorretta dato che a lungo andare i lassativi portano ad un peggioramento della stipsi stessa.
I lassativi, infatti, rendono le feci liquide e facilitano l’evacuazione, ma allo stesso tempo, non stimolano i recettori meccanici presenti sulla mucosa intestinale, che sono i responsabili della contrazione intestinale e, quindi, dell’evacuazione. I purganti “addormentano” questi recettori chimici, che tenderanno a non funzionare più e quindi l’intestino diverrà come dipendente da queste sostanze, smettendo di funzionare. D’altronde, “Chi glielo fa fare?!”
4 Consigli pratici per la stipsi
BEVI e MANGIA CORRETTAMENTE: la prima cosa è idratare l’intestino per rendere le feci morbide, mentre la seconda è aumentare l’introito di fibre, frutta e verdura nella propria alimentazione. Se avete un intestino irritabile dovete puntare tutto su fibre solubili (le zucchine ad esempio!) , se l’intestino non è sensibile invece, fibre più dure come il riso integrale o i carciofi sono ottimi alleati!
FAI MOVIMENTO: muoversi stimola la peristalsi e quindi la defecazione ed inoltre abbassa il livello di cortisolo, “l’ormone dello stress”, che spesso può essere anch’esso causa di stipsi.
RESPIRA CORRETTAMENTE: respirare è fondamentale! la respirazione diaframmatica permette al diaframma di alzarsi e abbassarsi. Ogni volta che si abbassa comprime gli organi addominali, effettuano un massaggio che stimola la peristalsi.
INTEGRAZIONE: solo perchè i lassativi sono controindicati, non significa che non ci siano altri integratori che possano aiutare in caso di stitichezza! Le mucillagini, ad esempio, aumentando la massa fecale stimolano quei famosi meccanocettori di cui abbiamo parlato sopra! Fanno parte di questa categoria (malva, semi di lino, psillio) Altre piante che favoriscono la liberazione dell’intestino sono la Betulla pubescens, molto usata nel bambino, oppure il mirtillo rosso, che oltre ad essere antibatterico, regola la peristalsi intestinale.
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